Per un’azienda presente a livello globale con siti produttivi e reti commerciali, la promozione dei diritti umani non è un esercizio di stile, ma un tema che si confronta ogni giorno con profonde differenze sociali, normative, culturali.
Fedrigoni si impegna a rispettare i diritti umani in linea con le United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights, L’International Bill of Human Rights e i principi contenuti nell’International Labour Organization’s Declaration on Fundamental Principles and Rights at Work. Dal 2021 siamo un membro del United Nation Global Compact e nel 2023 abbiamo reso pubblico il nostro People and Nature Commitment, “Making business work for people and nature”. Sempre nel 2022, abbiamo svolto una valutazione sui diritti umani, per verificarne il livello di tutela presso gli stabilimenti produttivi del Gruppo (Human Rights Impact Assessment).
Dove operiamo
Siamo presenti in 29 Paesi con 80 siti produttivi e centri di taglio e distribuzione. Vendiamo complessivamente oltre 25.000 prodotti in 132 Paesi.
In nessuno di questi territori che ci ospitano e in cui lavoriamo con migliaia di persone siamo mai andati incontro a procedure per un reinsediamento fisico o economico delle popolazioni indigene e nessuno dei nostri siti ha mai richiesto la consultazione della comunità o programmi di reinsediamento.
Il nostro approccio
Il nostro impegno a rispettare i diritti umani riguarda tutte le nostre attività, i dipendenti, gli appaltatori, i fornitori e le comunità locali. Nel 2022 abbiamo effettuato la nostra prima mappatura dei rischi sul 100% dei nostri siti produttivi, Lo scopo dell’analisi era quello di identificare e valutare in modo proattivo i potenziali impatti e rischi legati al rispetto dei diritti umani che possono verificarsi in tutti i nostri stabilimenti del Gruppo.
In questa prima mappatura abbiamo preso in considerazione molti temi rilevanti, dal lavoro forzato e minorile, alla discriminazione, alla salute e alla sicurezza, alla libertà di associazione e contrattazione collettiva, all’impatto sulla biodiversità. L’analisi ha evidenziato risultati complessivamente positivi e nessuna violazione dei diritti umani negli stabilimenti esaminati. Ha inoltre identificato potenziali aree di miglioramento in cui intendiamo concentrare i nostri sforzi maggiori. Nei prossimi mesi passeremo alla fase successiva: la prevenzione e la mitigazione dei rischi per i diritti umani lungo l’intera catena di fornitura.
Per saperne di più sulla metodologia e sui risultati, scarica lo “Human Rights Assessment“.