
Packaging alimentare innovativo e sostenibile: la ricerca di Matilde Benedettini
Alternative più sostenibili per il packaging alimentare
Nel mondo della ricerca scientifica, innovazione e sostenibilità si intrecciano nel lavoro di Matilde Benedettini, una giovane ricercatrice impegnata in un progetto di dottorato presso l’Università di Pisa. Il suo studio si concentra sullo sviluppo di soluzioni per un packaging alimentare innovativo e sostenibile, con particolare attenzione ai modificanti idrofobici e oleofobici per la carta. L’obiettivo è creare materiali fluorine-free, in grado di garantire le stesse prestazioni dei rivestimenti tradizionali, ma senza l’impatto ambientale negativo dei composti fluorurati. Questa ricerca ha il potenziale per rivoluzionare non solo l’industria del packaging alimentare sostenibile, ma anche altri settori interessati a soluzioni più ecologiche e sicure.
Un percorso tra scienza e sicurezza alimentare
Dopo essersi laureata in Chimica Industriale nel 2021, Matilde ha intrapreso un percorso professionale presso l’EFSA, l’agenzia europea di sicurezza alimentare. Questo primo passo, lontano dai laboratori di ricerca, le ha permesso di comprendere l’importanza delle normative e della sicurezza nel settore alimentare. Tuttavia, il richiamo del laboratorio era troppo forte per essere ignorato e, nel novembre del 2022, Matilde ha iniziato il suo dottorato, spinta dalla passione per la ricerca pratica e applicativa. Il suo lavoro si inserisce nella crescente esigenza di un packaging sostenibile, in grado di coniugare prestazioni tecniche e ridotto impatto ambientale.
La sfida del packaging sostenibile: sviluppare trattamenti fluorine-free
Il progetto di Matilde si concentra sulla creazione di trattamenti per la carta che siano resistenti all’acqua e all’olio, ma privi di composti fluorurati. Questi prodotti, pur garantendo eccellenti proprietà repellenti, sono noti per la loro persistenza nell’ambiente e i possibili rischi per la salute umana.
“I composti fluorurati e perfluorurati, comunemente chiamati PFAS, sono chimcamente inerti e difficili da smaltire, e tendono ad accumularsi nel corpo umano e nell’ambiente,” spiega Matilde. “Per questo motivo, è cruciale sviluppare alternative più sicure e sostenibili.”
La sua ricerca punta a individuare soluzioni fluorine-free, che possano contribuire all’evoluzione del packaging alimentare, rendendolo innovativo e sicuro.
Università e industria insieme per un packaging alimentare più sostenibile
Un aspetto innovativo del dottorato di Matilde è la collaborazione tra l’Università di Pisa e il settore industriale. Questo approccio consente di coniugare la ricerca accademica con le esigenze concrete delle aziende, sviluppando soluzioni applicabili nel mondo reale. L’obiettivo è migliorare il packaging alimentare, garantendo materiali performanti e al tempo stesso ecologici e sostenibili. Matilde ha scelto di concentrarsi su progetti che abbiano un impatto pratico, evitando ricerche prive di applicabilità industriale: “Voglio che il mio lavoro abbia un riscontro pratico e applicativo,” afferma con determinazione.
Per arricchire ulteriormente il suo percorso, sta trascorrendo otto mesi presso la nostra sede Fedrigoni R&D di Voiron ed il laboratorio di ricerca LGP2 di Grenoble, noto per il lavoro sulle nanofibre di cellulosa. Queste esperienze internazionali sono fondamentali per acquisire nuove competenze e per favorire lo scambio di conoscenze a livello globale. In questo periodo, infatti, Matilde sta collaborando con altri dottorandi del laboratorio di ricerca per studiare le proprietà repellenti di alcune nanofibre di cellulosa modificate.
Prospettive future: il packaging sostenibile oltre il settore alimentare
La ricerca di Matilde non si limita al solo settore del packaging alimentare. Le sue scoperte potranno essere applicate anche in altri ambiti industriali, come il tessile, dove i composti fluorurati sono ancora largamente utilizzati.
“L’idea è di trovare soluzioni che possano essere adottate in diversi settori, dalle etichette delle bottiglie ai tessuti resistenti alle macchie,” spiega.
Il lavoro di Matilde Benedettini rappresenta un perfetto esempio di come la scienza e l’industria possano convergere per creare packaging innovativo e sostenibile. Il suo studio sui trattamenti fluorine-free per la carta non solo promette di ridurre l’impatto ambientale, ma anche di migliorare la sicurezza alimentare e industriale, aprendo nuove prospettive per un futuro più responsabile.
