La plastica e gli imballaggi in plastica sono una parte integrante e importante dell’economia globale. La produzione di plastica è passata da 15 milioni di tonnellate nel 1964 a 311 milioni di tonnellate nel 2014, e continua ad aumentare. Gli imballaggi in plastica rappresentano il 26% del volume totale di plastica utilizzata. Gli imballaggi in plastica offrono benefici economici diretti e indiretti (in particolare il livello di conservazione delle merci e il consumo di carburante per il trasporto grazie al peso ridotto dell’imballaggio).
Ad oggi, il 95% del materiale da imballaggio in plastica – pari a un valore di 80-120 miliardi di dollari all’anno – viene eliminato dopo un breve primo utilizzo. Solo il 14% degli imballaggi in plastica è raccolto per essere riciclato (si scende al 5% di effettivo riciclo togliendo le perdite nella cernita e nel ritrattamento). Inoltre, la plastica è per lo più riciclata in applicazioni di valore inferiore che non sono più riciclabili dopo il primo uso e il tasso di riciclo è ben al di sotto dei tassi di riciclo per la carta (58% a livello globale) e ferro e acciaio (70–90%). La difficoltà maggiore nel riciclo della plastica è dovuta alla moltitudine dei materiali polimerici esistenti in commercio, che spesso non possono essere riciclati assieme, al contrario di carta e cartone che vengono riciclati in un unico processo.
Ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica sono disperse negli oceani – pari al contenuto di 1 autotreno di rifiuti al minuto; senza azioni efficaci, si prevede che saranno 2 al minuto entro il 2030 e 4 al minuto entro il 2050. Le stime parlano di oltre 150 milioni di tonnellate di plastica presenti negli oceani.
Gli oceani rischiano quindi di contenere 1 tonnellata di plastica per ogni 3 tonnellate di pesce al 2025 ed entro il 2050, il rischio è avere più plastica che pesce (in peso).
La transizione dalla plastica a materiali più sostenibili, come la carta, è in atto: un fenomeno che implica una trasformazione profonda sia di design che di abitudini. Nel domandarci se questo rappresenta una scelta più sostenibile, è necessario sviluppare le analisi comparative degli impatti lungo il ciclo di vita (LCA, Life Cycle Assessment) di entrambi i materiali. In attesa di numeri certificati e confrontabili, è utile partire da due primi vantaggi ambientali:
- La carta proviene da fonte rinnovabile (la cellulosa) che può essere gestita in modo responsabile secondo le indicazioni del Forest Stewardship Council, (FSC®);
- I prodotti a base carta sono per lo più riciclabili e hanno un minore impatto ambientale dal punto di vista del fine vita, in coerenza con i principi dell’economia circolare.
L’approccio Fedrigoni di Making Progress ci guida ogni giorno nell’evitare il greenwashing e contribuire in modo concreto a:
- 1. Utilizzare sempre il 100% di cellulose certificate FSC®;
- 2. Offrire soluzioni in sostituzione del packaging in plastica monouso con le nostre migliori applicazioni a base carta, contraddistinte da eccellenti qualità tecniche ed estetiche;
- 3. Elaborare LCA comparative di prodotti in plastica monouso e alternative a base carta (entro il 2023);
- 4. Valutare scientificamente l’impatto dei coating utilizzati sulle nostre carte, se esiste un loro coinvolgimento nella possibile produzione di microplastiche (argomento ancora poco studiato e conosciuto) e valutare opportunamente gli effetti sul fine vita e riciclo della carta
- 5. Continuare ed approfondire la collaborazione con i nostri principali fornitori per migliorare costantemente i profili di sostenibilità delle materie prime diverse dalla cellulosa
- 6. Commercializzare carte e materiali autoadesivi con certificazioni esterne di riciclabilità;
- 7. Sostituire gradualmente i film plastici con film con contenuto di riciclato o materiali bio-based;
- 8. Sostituire gradualmente il packaging a base plastica non riciclata dei nostri prodotti;
- 9. Sostituire la plastica monouso ancora presente nei nostri siti (es. bottiglie di plastica e affini).