Con il termine upcycling ci si riferisce a un processo di ‘riciclo’ che permette di ottenere un prodotto finale di maggior valore rispetto allo scarto di partenza. Nell’ambito dell’economia circolare ha notevole importanza perché riduce lo spreco di materiali dando loro una seconda vita e utilizza in modo ottimale l’energia e le emissioni connesse a ogni processo produttivo. Richiede elevate competenze tecniche, creatività e capacità innovative.
‘Futura – A revolutionary tradition’ è il progetto di upcycling che ha visto collaborare ALBINI_next, divisione del gruppo tessile Albini dedicato all’innovazione sostenibile, con il dipartimento R&D di Fedrigoni. Micaela di Trana, VP Marketing e R&D di Fedrigoni Special Papers, ce lo racconta.
Futura significa molto per me e per tutte le persone che sono state coinvolte in questo progetto fin dall’inizio. Tutto è cominciato proprio al principio della mia personale avventura in Fedrigoni nel febbraio 2020, uno dei primi tanti progetti (quasi impossibili) in cui mi sono imbattuta.
Il Gruppo Albini, già nostro cliente e azienda che si distingue per la spinta all’innovazione, vantando il primo cotone organico e tracciabile al mondo, si è chiesto ‘Come possiamo riutilizzare i nostri scarti interni? C’è un modo per farlo in ottica di upcycling?’.
Questa stessa domanda ha guidato la nostra collaborazione e dopo due anni di ricerca e sperimentazione ha preso vita una nuova carta, composta in parte da cellulosa, in parte da scarti di tessuto del cotonificio. La sua realizzazione ha presentato diverse sfide, considerate le ambiziose qualità tecniche ed estetiche del prodotto finale che volevamo raggiungere. Abbiamo messo in campo tutto il nostro know-how nel governare i processi industriali della carta, investendo molto in ricerca e sviluppo e facendo numerosi test.
In particolare, negli stabilimenti di Fabriano, produciamo da parecchio tempo tipologie di carta composte anche da fibre di cotone, solitamente di cotone puro, il cui utilizzo rende la carta più morbida, più ‘tessuto’. Il progetto con Albini ha riguardato invece cotone di scarto, mercerizzato, molto difficile da lavorare con i macchinari industriali tradizionali. Inoltre, il prodotto che si intendeva ottenere era una carta-tessuto rigida. Come fare?
La realizzazione della carta FUTURA inizia con la selezione degli scarti, che arrivano dal processo di tessitura o dal reparto campionario e controllo qualità; questi vengono poi sfilacciati e infine polverizzati. E’ in questa forma che Fedrigoni aggiunge il cotone all’impasto di cellulosa per la realizzazione di un cartoncino utilizzato per creare i supporti di presentazione della collezione Denim del Gruppo Albini e del Service Program del brand Albiate 1830.
Tramite questo processo sono state prodotte finora circa tre tonnellate di prodotto dalle qualità ripetibili e specifiche caratteristiche meccaniche, recuperando 950 kg di scarti di tessuto. Grazie a questa collaborazione, siamo riusciti a fare quello che sembrava impossibile: trasformare gli scarti di produzione ottenuti dal processo di tessitura in una nuova materia prima.
Un progetto pioniere che ci ha fatto crescere e fare progressi, permettendoci di sviluppare un prodotto innovativo: con determinazione, pazienza e passione, nessuna sfida è impossibile. Un ringraziamento speciale ai nostri partner Cotonificio Albini & Albini_Next per il lavoro fatto insieme e basato sugli stessi valori.
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