Nel cuore del Laboratorio di Voiron, in Francia, Arnaud, un giovane ingegnere intraprendente, sta lavorando a un progetto innovativo destinato a rivoluzionare l’industria della carta: la MFC, ovvero la cellulosa microfibrillata. Sotto la guida di Gael Depres e con il supporto di un team di accademici, il suo dottorato è focalizzato su come sfruttare appieno il potenziale della MFC, un materiale versatile che si ottiene dalla frantumazione delle fibre di legno in filamenti incredibilmente sottili.
Le applicazioni della MFC superano di gran lunga la tradizionale produzione di carta. Essa si presenta come un’alternativa valida in diversi settori, capace di generare film trasparenti, rivestimenti resistenti e compositi avanzati in grado di competere con le plastiche. Ciò che rende la MFC unica è la sua sostenibilità: essendo biodegradabile, rinnovabile e riciclabile, si allinea con il trend globale verso soluzioni prodotte in modo più responsabile.
La ricerca di Arnaud va oltre la teoria e si radica nella pratica, esplora metodi innovativi per migliorare l’efficienza della produzione di MFC, impiegando nuovi trattamenti preliminari che modificano le proprietà delle fibre e semplificano il processo di fibrillazione. Inoltre, si concentra sull’ottimizzazione dei metodi di trasporto, con l’obiettivo di ridurre l’impatto idrico ed energetico delle pratiche attuali.
La sua scelta di intraprendere un dottorato industriale riflette una profonda passione per l’applicazione delle conoscenze scientifiche a sfide concrete. Lavorare a stretto contatto con strumenti e processi industriali evidenzia il suo impegno nel generare un impatto tangibile. Grazie al supporto di Fedrigoni e agli scambi collaborativi con supervisori e colleghi, Arnaud lavora per promuovere soluzioni innovative: guarda infatti alla MFC come ad una forza trainante per lo sviluppo sostenibile nell’industria della carta.
Se da una parte il suo studio dei materiali bio-based esprime un’ampia dedizione alla responsabilità ambientale, dall’altra il suo percorso con le nanofibre di cellulosa è un esempio perfetto di come l’innovazione scientifica, l’applicazione industriale e la responsabilità ambientale possano convergere, dimostrando l’impatto che la ricerca applicata può avere nel promuovere cambiamenti significativi.