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Alla scoperta di nuovi orizzonti nell’Elettronica Stampata
Nel mondo dinamico e in continuo cambiamento della ricerca e sviluppo, talenti emergenti come Juliette Seignard stanno facendo passi straordinari. A soli 23 anni, Juliette ha fatto il passaggio da riservista militare a ricercatrice pioniera nell’elettronica stampata, all’interno del nostro laboratorio di R&S a Grenoble. Ha iniziato il suo percorso il 19 febbraio 2024 ed è diventata ufficialmente studentessa di tesi il 1° maggio 2024, con la tesi prevista per il 1° maggio 2027. Il suo viaggio è la testimonianza di quanto la curiosità, la determinazione e il desiderio di lasciare un’impronta duratura possano fare la differenza.
Una passione per l’innovazione
Il cammino di Juliette nel mondo all’avanguardia dell’elettronica stampata non è stato lineare. Inizialmente, infatti, il suo sogno era entrare nell’esercito, spinta da un’esperienza obbligatoria di un giorno in ambito militare durante la giovinezza. Quell’esperienza le ha fatto apprezzare la disciplina e la solidarietà che aveva trovato, tanto da decidere di servire come riservista per cinque anni, mentre portava avanti i suoi studi.
Tuttavia, la sua curiosità innata e la passione per l’innovazione l’hanno presto indirizzata verso una strada diversa. Durante gli studi alla rinomata Grenoble INP-Pagora, specializzandosi in carta, biomateriali e stampa, ha scoperto l’elettronica stampata, un settore che si distingue dall’elettronica tradizionale per l’approccio innovativo e le sue numerose applicazioni. Questa scoperta ha acceso in lei una nuova passione, spingendola ad approfondire e approfondire ulteriormente questo campo emergente.
Fedrigoni: l’opportunità di un impatto concreto
Quando è arrivato il momento di decidere quale direzione prendere per il suo futuro professionale, Juliette ha incrociato il lavoro di Fedrigoni. Uno dei suoi professori le ha suggerito di considerare l’azienda, e dopo aver incontrato diversi potenziali datori di lavoro, è stata particolarmente colpita dalle opportunità uniche offerte da Fedrigoni.
“Ciò che mi ha attratta di più nel progetto di Fedrigoni è che non riguardava solo la ricerca in laboratorio”, racconta Juliette. “C’era anche la possibilità di passare dall’idea alla realizzazione industriale, e questo per me è stato decisivo. Non volevo passare tre anni chiusa in un laboratorio, desideravo vedere che il mio lavoro ha un impatto concreto nel mondo reale.”
Questa dimensione del progetto ha perfettamente rispecchiato le sue ambizioni, perché Juliette cercava una posizione che le permettesse di coniugare la ricerca teorica con un’applicazione pratica e tangibile. Il suo coinvolgimento l’ha portata a viaggiare tra diversi siti, tra cui gli stabilimenti di Guarro e Fabriano, dove ha collaborato con vari team e ha avuto la possibilità di vedere il suo lavoro prendere forma su scala industriale.
Quali competenze per affrontare sfide diverse
Il ruolo di Juliette nel progetto di elettronica stampata richiede competenze specifiche, che spaziano dalla capacità di organizzare il lavoro alla pazienza. Poiché il progetto ha una durata di tre anni e prevede fasi complesse, Juliette sottolinea l’importanza di “identificare le varie tappe e concentrarsi sugli aspetti cruciali” e avere pazienza è fondamentale. La ricerca, infatti, può essere lunga e impegnativa, e ogni piccolo dettaglio può fare la differenza. “Correre troppo può farci trascurare parametri importanti, compromettendo seriamente i risultati,” avverte. La passione per ciò che sta facendo la motiva e la tiene concentrata, spingendola a dare il meglio in ogni fase del suo lavoro.
Il lavoro in team è stato un altro aspetto essenziale per Juliette. La collaborazione con i colleghi degli stabilimenti Fedrigoni è stata decisiva. Condividere il suo progetto con loro e ascoltare i loro consigli ha arricchito il suo approccio: la loro esperienza con le macchine e la sua conoscenza del settore hanno dato vita a una sinergia proficua e stimolante.
Momenti di orgoglio e ambizioni future
Guardando al suo percorso, Juliette ricorda con orgoglio due momenti in particolare.
Il primo è stato il momento in cui ha progettato le sue prime batterie e ha apportato miglioramenti significativi ai prototipi precedenti. Le modifiche che ha introdotto hanno risolto problemi che il laboratorio stava affrontando da oltre un anno, e il fatto che sono state implementate durante il suo primo ciclo di produzione è stato un grande motivo di soddisfazione. Questo successo ha consolidato la sua credibilità nel campo e ha aperto nuove possibilità: oggi lo sviluppo di dispositivi, che vanno dai gadget tecnologici agli strumenti medici avanzati, è più vicino grazie alle innovazioni che sta contribuendo a realizzare.
Il secondo momento di orgoglio si è verificato durante i suoi test in Spagna e Italia. Per la prima volta ha visto la scala industriale del suo progetto prendere vita. “Vedere le grandi macchine in azione e lavorare con esperti che condividevano la loro conoscenza è stato incredibilmente gratificante”, ricorda. È stato un momento decisivo, che ha confermato come i suoi sforzi in laboratorio possano tradursi in reali innovazioni.
Guardando al futuro, Juliette ha chiari obiettivi: vuole diventare un’esperta riconosciuta nel campo dell’elettronica stampata, continuando a spingere oltre i limiti di ciò che è possibile. Il suo consiglio per chi vuole intraprendere il suo percorso è di scegliere un campo che davvero li entusiasmi. “Non basta guardare solo come il progetto si inserisce nel mondo reale, bisogna anche avere la certezza che il prodotto sviluppato sia davvero adatto al mercato,” conclude. “Avere passione per il lavoro che si fa è fondamentale. È ciò che ti spinge a non fermarti mai.”
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