«Fare pace con la natura è il compito fondamentale del 21esimo secolo», António Guterres, segretario generale dell’Onu.
La biodiversità è ‘la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono’ (Convenzione ONU sulla Diversità Biologica). Una straordinaria varietà, che determina l’equilibrio dei sistemi naturali ed è essenziale per lo sviluppo umano, grazie ai servizi ecosistemici che offre: purificazione dell’acqua, impollinazione, fornitura di legno e fibre, regolazione del clima, mitigazione delle inondazioni, offerta di spazi ricreativi e molto altro. Inoltre, come riportato nel Global Risks Report realizzato dal World Economic Forum, la metà del PIL globale (circa 40 000 miliardi di Euro) dipende dall’ambiente naturale e dalle sue risorse.
Ad oggi, stiamo affrontando crisi interconnesse: la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici e le disuguaglianze a livello di sviluppo umano. La perdita di biodiversità ha gravi conseguenze per la salute del pianeta, dei suoi abitanti e le sue maggiori cause sono legate primariamente allo sfruttamento del suolo dovuto ad attività umane, come l’agricoltura e l’urbanizzazione non sostenibili, ma anche all’impatto del cambiamento climatico. Invertire la rotta e salvaguardare la biodiversità è una delle sfide prioritarie attuali e in questo le aziende, attraverso azioni e leadership responsabili, devono diventare parte della soluzione.
Per Fedrigoni, questo impegno richiede obiettivi chiari e progressi concreti guidati da una visione sistemica, misurati nel tempo e nel loro impatto.
Tra i nostri progressi in questa direzione, rendicontati nel nostro Bilancio di sostenibilità 2021, ci sono l’acquisto del 100% della cellulosa impiegata dal Gruppo da foreste certificate FSC; la restituzione all’ambiente del 97% di acqua utilizzata. Entro il 2030 inoltre vogliamo ridurre del 30% le nostre emissioni di CO₂.
Il nostro approccio “Making Progress” ci incoraggia a darci nuovi, ambiziosi obiettivi legati alla biodiversità. Per realizzarli abbiamo deciso di collaborare con ETIFOR | Valuing Nature società di consulenza ambientale e spin-off dell’Università di Padova, che si occupa di ‘riportare l’equilibrio fra persone e natura’ lavorando insieme alle aziende.
Lo scorso aprile è stato fatto il primo Biodiversity Impact Assessment, che parte dall’analisi e la mappatura dei rischi per la biodiversità di 7 cartiere Fedrigoni. Un lavoro essenziale per comprendere cosa possiamo fare per la mitigazione dei nostri impatti – diretti e indiretti – sulla biodiversità nei siti analizzati e lungo la catena di fornitura.
Evitare, ridurre, ripristinare e compensare: con queste azioni chiave tradurremo in pratica il nostro impegno per conservare la biodiversità.
Il progetto
Il progetto si concentra su 7 siti di produzione di carta in Italia, ossia Arco, Cordenons, Fabriano, Pioraco, Scurelle, Varone e Verona. Come primo passo è stata effettuata la “proximity analysis,” un’analisi della collocazione degli stabilimenti rispetto alle aree protette e di interesse naturale limitrofe presenti in un raggio di 20km dalle cartiere. Ne è emerso che tutti gli stabilimenti sono collocati a meno di 5km da un’area d’interesse per la biodiversità.
Il prossimo passo sarà misurare, anche in base ai dati raccolti duranti i sopralluoghi dei tecnici di Etifor, tutti gli impatti che le nostre cartiere hanno sulla biodiversità. A partire dallo stabilimento di Pioraco, che è collocato all’interno di un’area protetta, e poi successivamente in tutte le altre cartiere, verranno progressivamente implementate delle attività legate alla biodiversità, dal coinvolgimento degli stakeholder locali, alla sensibilizzazione sull’argomento, e una continua misurazione puntuale degli impatti specifici di ogni stabilimento.
Sempre in collaborazione con Etifor stiamo effettuando un’analisi approfondita della nostra catena di fornitura, così da avere una mappatura completa e precisa di tutti i diversi passaggi e definire relativi obiettivi di miglioramento. Uno sforzo intrapreso per arrivare a definire nei prossimi mesi un commitment per la “zero deforestation”.
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